brio viola

25 04 2010

Una Paola Cortellesi più in forma che mai dà la faccia (anzi, la doppia faccia) a uno dei numerosi pasticci che il rutilante mondo della pubblicità non manca mai di regalarci. La nascita della contraddizione in termini: l’acqua minerale Brio Blu Rossa.

“Ok. BrioBlu è leggermente frizzante. Ne dobbiamo fare una frizzantissima. Cosa ci possiamo mai inventare? (pacca sulla fonte inutilmente spaziosa del creativo) Ma certo! BrioBlu (ta-taaaaaa)… Rossa!”

Paola Cortellesi si sdoppia in una ipotetica sfilata di moda: a impersonare le acque si alternano un personaggio in tailleur di velluto Blu , con una parrucca a caschetto blu “elettrico”che fa tanto Enki Bilal; un altro con corsetto con le stecche rosso, coda di cavallo rossa da dominatrice e orrendi sandaloni con la zeppa. Nella mente del pubblicitario rappresentano sicuramente la moderazione e l’eccesso.

Negli spot brevi i personaggi si caratterizzano ancora maggiormente: la Blu è sobria ma ogni tanto altezzosa, la Rossa si suppone possa essere in lista per un reality show tanto ocheggia e dice stupidaggino a go-go.

Video

L’esito finale è che nessuno dei personaggi risulta simpatico (almeno a me), e con ciò scatta la domanda: renderà in termini di vendita -poiché quello è lo scopo- un messaggio del genere?

Ho sempre trovato Paola Cortellesi piuttosto elegante, ma la pubblicità non ha forse il compito di travisare tutto? Il sorriso della protagonista -almeno quello- però è salvo.

E’ la confusione cromatica che mi si incunea nel cervello: immagino come possa essere il gouache che sortisce da BrioBlu Rossa: un violaceo da far invidia ai più moderni attivisti politici.

Questa confusione cromatica mi ha colpito perché nei messaggi pubblicitari non è nuova: qui sotto un mio vecchio post.

PER SOMMI CAPI (28 dicembre 2004)
Incantato dall’Omino Bianco Colori.
Ossimoro perfetto.
Ma mica tanto.
Il bianco come luce contiene tutte le frequenze del colore. Tutti i colori. Dal punto di vista luminoso.
La differenza tra Omino Bianco e Omino Bianco Colori è la stessa che passa tra Game Boy e Game Boy Color? Ed esiste Omino Bianco Advanced? Ed esiste Omino Bianco retroilluminato?
Ed esiste Omino Bianco per capi Neri?
(prego figurarsi il Capo Nero che mette in pentola l’Omino Bianco… Ma tutto questo non è vagamente razzista?)
E Omino Bianco per Sommi Capi?
(prego immaginarsi la lavanderia Papale)
E la somma di Capi che si possono colorare con Omino Bianco Colori o sbiancare con Omino Bianco e Basta?
E come prende tutto questo la nonnina di Ace?
“Non c’è strappp”, si suppone.
La cara vecchina non è mica Mastella.
Anche se si immagina che utilizzi un mastello per le sue abluzioni candegginiche.
Incantato dall’Omino Bianco Colori.


Azioni

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6 responses

26 04 2010
Daniele

A me la Cortellesi piace assai (anche come donna, e che diamine!).
Un pò spiace quando si sa che tutti, ma proprio tutti, fanno la pubblicità.
Comunque acqua di rubinetto e basta.

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26 04 2010
williamnessuno

Anche a me la Cortellesi piace: in questa pubblcità però non è affatto valorizzata in quanto attrice.

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29 04 2010
Cristina

questa pubblicità è proprio brutta.
prima ho letto l’articolo, poi ho guardato il video.
mi verrebbe da dire che la Cortellesi in questa pubblicità non riesce a sdoppiarsi: il cambio di abito non fa di lei una persona diversa, ma solo la stessa vestita diversamente. Che sia il messaggio del pubblicitario?
Buffo è il fatto che io non guardo la tv e me la becco in internet.
Ma grazie del post. Quello sull’omino bianco è geniale, mi ha fatto ridere.

(ho messo il link al mio blog solo perchè me lo avete chiesto e perchè mi è piaciuto leggere -tramite ibridamenti- che il blog ha un suo perchè anche senza molti contatti e senza pretese.)
grazie
Cristina

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29 04 2010
williamnessuno

Cristina innanzitutto grazie per i complimenti all’ “omino bianco”, una volta riuscivo a scrivere con più verve e mi sentivo -ero- meno osservato.
I blog hanno un senso anche -per assurdo- senza visitatori, perché tracciano un tuo percorso e l’esempio dell’omino bianco che ho fatto qui sopra ti fa anche capire meglio cosa intendo.
Fai bene a non guardare la tv, d’altra parte io -nella mia assoluta inaccademicità- mi occupo di comunicazione, è più forte di me parlarne.
Hai fatto bene a linkare il tuo blog: vengo sicuramente a dare un’occhiata!

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